Il Cavallino d'Esperia a Fieracavalli giovedì 24 ottobre 2013
Saranno presenti anche quindici
esemplari di Cavallino di Esperia (razza autoctona della provincia di Frosinone) a ‘Fieracavalli 2013’, una fra le più importanti rassegne equestri a livello internazionale che si terrà dal 7 al 10 novembre prossimi a Verona.
Allevato allo stato brado un po’ ovunque sui monti della Ciociaria, l’Esperia è una sorta di pony ciociaro (la sua altezza al garrese non supera, infatti, il metro e mezzo), il cui patrimonio genetico è a rischio di estinzione, considerato che la sua consistenza numerica è attualmente ristretta a circa un migliaio di esemplari.
Per tutelarlo, da alcuni anni è scesa in campo l’Associazione Allevatori del Pony di Esperia, che sta predisponendo tutti i provvedimenti possibili per la sua
salvaguardia e valorizzazione. “
Sino a poco tempo addietro – spiega Pierluigi Fresilli, addestratore di cavalli che sta cercando di promuovere la razza, selezionandone i soggetti più adatti all’utilizzo come cavalcatura per ragazzi –
la stragrande maggioranza degli esemplari era destinata alla macellazione; ma, considerato che tale destinazione non è particolarmente remunerativa per gli allevatori, per invogliarli a continuare nella loro attività con questa razza si stà cercando di porre in essere uno sbocco economico maggiormente redditizio, puntando sulla selezione di esemplari che possano essere utilizzati come cavalli da sella per i bambini”.
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Purtroppo – continua Fresilli –
questo non è un lavoro che si fa dall’oggi al domani; trattandosi infatti di cavalli allevati allo stato brado, è necessario un certo periodo di tempo per preparare un buon numero di esemplari che possano essere considerati appetibili per i centri di equitazione”.
Sempre in un’ottica di valorizzazione e promozione, il Cavallino di Esperia ultimamente fa bella di se anche presso gli appuntamenti agroalimentari nelle piazze di ‘
Campagna amica’ organizzate dalla Coldiretti di Frosinone. L’iniziativa è curata dal membro del Consiglio direttivo Luigi Iadecola.
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Il nostro intento – spiega Iadecola, che è anche titolare di un’azienda agrituristica con annessa fattoria didattica e centro ippico –
è di far conoscere questo prodotto dell’allevamento ciociaro pure in ambienti non frequentati dagli addetti ai lavori del mondo dell’equitazione, affinché coloro i quali siano intenzionati ad acquistare un pony non esclusivamente per uso sportivo rivolgano la propria scelta verso un cavallo che, in quanto a docilità e facilità di addestramento, non ha nulla da invidiare rispetto a maggiormente pubblicizzate razze nazionali ed estere”.
Il
pony di Esperia, deve il suo nome al barone Ambrogio Roselli di Esperia; il quale lo allevò e lo selezionò agli inizi dell’Ottocento.
Questa razza, originaria dei monti Aurunci e dei monti Ausoni, si è poi sparsa a macchia di leopardo un po’ ovunque sul territorio della provincia di Frosinone: è presente soprattutto sui monti Lepini, ove, oltre che sul versante ciociaro, se ne riscontra la presenza anche su quello romano, più precisamente nel
territorio comunale di Carpineto; ma, se ne trovano branchi pure sul monte Cairo e sui monti Ernici. Essendo in grado di utilizzare risorse foraggere estremamente povere e di vivere in ambienti particolarmente brulli, ignorando la mancanza d’acqua per lunghi periodi, vive e può essere allevato allo stato brado.
In passato veniva utilizzato per il trasporto leggero, ma soprattutto per la macellazione. Solo nel 1962 è stata riconosciuta ufficialmente come
razza, grazie all’interessammento del dottor Domenico Lancia, amante di questa specie equina. Trenta anni dopo è stato istituito un registro anagrafico presso l’associazione provinciale allevatori di Frosinone. Dal novembre 2002, il pony di Esperia viene regolarmente promozionato presso ‘Fieracavalli’ di Verona. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marcello Gelfusa - vedi tutti gli articoli di
Marcello Gelfusa
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